Espressionismo astratto americano. Action painting: Jackson Pollock e il dripping

Jackson Pollock
Jackson Pollock (1912-1956). Photographer Hans Namuth (1915-1990). Gelatin silver prints, 1950 Published May 1951 National Portrait Gallery, Smithsonian Institution; gift of the estate of Hans Namuth © Estate of Hans Namuth

L’espressionismo astratto è una tendenza artistica fiorita intorno alla metà del XX secolo, incentrata sulla volontà d’affermazione immediata e spontanea dell’individuo attraverso l’atto creativo del dipingere. Le radici del movimento sono ravvisabili nella produzione del pittore russo Vasilij Kandinskij e degli esponenti del surrealismo, che nelle loro opere spesso sorprendenti miravano a esprimere in modo il più possibile diretto e spontaneo la propria vita inconscia. Durante la seconda guerra mondiale grandi pittori europei delle avanguardie, tra i quali Max Ernst, Marcel Duchamp, Marc Chagall e Yves Tanguy, si trasferirono negli Stati Uniti, diffondendovi l’espressionismo astratto (la nuova arte conobbe qui grande successo negli anni Quaranta e Cinquanta). Notevole fu inoltre negli USA l’influsso dell’astrattismo soggettivo del pittore di origine armena Arshile Gorky e l’interesse suscitato dalle interazioni dinamiche tra superfici cromatiche del pittore tedesco naturalizzato americano Hans Hofmann.

Fulcro del movimento fu New York, dove si svilupparono due correnti principali: l’Action Painting e il Color-field Painting. La prima diede vita a opere caratterizzate dall’attenzione per la materialità della pittura e soprattutto per il gesto del dipingere, la seconda si concentrò in una ricerca estrema sul colore, addensato a volte su superfici pressoché monocrome.

Jackson Pollock, il più noto esponente dell’Action Painting, realizzava le sue tele lasciandovi gocciolare sopra (dripping) il colore liquido, a formare intrecci di linee in un arabesco fitto e complesso. Willem de Kooning e Franz Kline miravano a composizioni dominate dal ritmo, che suggerissero uno spazio virtualmente infinito. Mark Rothko predilesse invece il Color-field Painting, dipingendo rettangoli saturi di colore. Molti artisti, spesso concentrati in esperimenti espressivi indipendenti, si cimentarono in entrambe le tecniche, Action Painting e Color-field Painting: tra gli altri, Bradley Walker Tomlin, Philip Guston, Robert Motherwell, Adolph Gottlieb e Clyfford Still.

Con Pollock l’arte americana conosce il primo vero artista capace di esprimere con un linguaggio nuovo e autonomo tutte le contraddizioni che affligevano la società capitalista avviata a diventare società dei consumi, egli aveva ben presto abbandonato le modalità pittoriche ancora esercitate da artisti a lui vicini come Hofmann e Gorky. Rinunciò sia al cavalletto sia alla parete, per porre nello spazio dello studio, sul pavimento, i supporti stessi su cui e attorno cui lavorare. Elaborò la nuova tecnica del DRIPPING che gli permise di ottenere una spazialità fortemente omogenea priva di gerarchie o confini: le nuove coordinate dell’immagine sono costituite dalle relazioni cromatiche, dall’andamento oscillatorio del segno e dalle sgocciolature capillari. L’artista entra fisicamente all’interno della tela poggiata sul pavimento e guida con il proprio gesto lo sgocciolare del colore, creando un dinamismo il cui perno è la sua stessa emozione. Più tardi, tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, il dripping verrà largamente impiegato nell’ambito di tutti i movimenti europei di stile informale.

-con Pollock l’arte americana conosce il primo vero artista capace di esprimere con un linguaggio nuovo e autonomo tutte le contraddizioni che affligevano la società capitalista avviata a diventare società dei consumi

-egli aveva ben presto abbandonato le modalità pittoriche ancora esercitate da artisti a lui vicini come Hofmann e Gorky

-rinunciò sia al cavalletto sia alla parete, per porre nello spazio dello studio, sul pavimento, i supporti stessi su cui e attorno cui lavorare

-elaborò la nuova tecnica del DRIPPING che gli permise di ottenere una spazialità fortemente omogenea priva di gerarchie o confini

-le nuove coordinate dell’immagine sono costituite dalle relazioni cromatiche, dall’andamento oscillatorio del segno e dalle sgocciolature capillari

-l’artista entra fisicamente all’interno della tela poggiata sul pavimento e guida con il proprio gesto lo sgocciolare del colore, creando un dinamismo il cui perno è la sua stessa emozione

-esponente di punta di una tendenza specifica dell’action painting fu Mark Tobey, uno dei maggiori rappresentanti della Scuola del Pacifico

-determinante fu la sua conoscenza del pensiero e dei costumi millenari di Cina e Giappone, paesi in cui risiedette e di cui studiò le filosofie

-a Tobey si deve una sintesi originale tra esperienze occidentali e mistica orientale, egli inventò un suo peculiare universo segnico

-in “Scritto sulle pianure” una sequenza di segni si sovrappone al fondo con una leggera modificazione cromatica che genera vibrazione, la tela manca di punti di riferimento figurativi quindi induce alla contemplazione

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